venerdì 21 giugno 2013

Ancora sul Premio di Risultato 2012. Riceviamo e pubblichiamo con la nostra replica il pensiero di un lavoratore di Poste Italiane.

Tempo di crisi ma lievitano ancora gli stipendi dei dirigenti di Poste Italiane Spa. “Solo” del 4,2% rispetto all’anno passato nonostante calino gli utili. I 584 manager del gruppo costano allo Stato oltre 142 milioni di euro e per loro la spending review non vale. Ma come si regge Poste Italiane? Gran parte del merito va ai servizi finanziari e ai servizi assicurativi, mentre il trend delle maggiori controllate del Gruppo interessate all’area postale è negativo. Da dove vengono gli stipendi d’oro dei manager del gruppo? naturalmente da doppi o tripli incarichi. Oltre a Massimo Sarmi, amministratore delegato e direttore generale di Poste Italiane, compaiono Giovanni Ialongo (630 mila euro l’anno) presidente di Poste Italiane, presidente di Italia Previdenza Sispi S.p.A e presidente di Postel, società per la gestione dei servizi di Gestione Documental; Vincenzo Falsarano, è ad di Egi, Società del Gruppo Poste Italiane e amministratore unico di Poste Energia; Claudio Picucci è presidente di Poste Mobile e (potente) direttore delle Risorse umane di Poste; Pasquale Marchese, capodivisione Mercato Privati di Poste Italiane e amministratore di Bancoposte Fondi Spa; Stefano Grassi è ad di Poste Tutela Spa e direttore della Struttura Tutela Aziendale di Poste Italiane; Maria Farina Bianca, è ad di Poste Vita Spa, ad di Poste Assicura Spa, Presidente di Gea e Vicepresidente ANIA; Pierangelo Scappini è ad di Postel e PostelPrint; Vincenzo Pompa e ad di Postecom Spa e Posteshop Spa e infine Valter Catoni, ad e dg di SDA e responsabile nazionale grandi clienti e Pa di Poste Italiane. Dove è la spending review? Anche le poste tirano i pacchi agli italiani? Invece di mortificare i premi per i lavoratori postali fate queste domande a dirigenti (con le pezze al culo) di Poste.
E non sventolate dicendo che avete avuto un accordo buono(meschino direi) dando elemosina ai lavoratori. Dove sono finiti gli altri 360 euro circa che ci spettavano a giugno?
Nel 2012 l'azienda ha avuto ancora un utile positivo meglio del 2011. Vi siete accordati per diluirli con gli accordi del futuro CCNL e del PDR?
Dovreste prendere atto che tutti i Sindacati (escluso Cobas-Poste) siete solo dei cialtroni venduti e non siete degni nemmeno di essere nominati.
Un sincero e orgoglioso Portalettere senza tessere Frank

La nostra replica:

Caro "Frank" senza tessere, è sempre cosi facile e comodo pontificare, sentenziare, giudicare...soprattutto ponendosi fuori dalla lotta.
Appare molto più complicato e difficile combattere, anche con una categoria poco incline alla lotta per i diritti e ancora troppo legata, purtroppo, a vecchie logiche; una categoria, quella dei postali, abituata spesso a chiedere la questua ai potenti (travestiti da sindacalisti e/o altro).
I primi a non essere soddisfatti dell'andazzo siamo noi ma, almeno, ci proviamo, con risultati spesso scarni a volte no ma, quantomeno,  cerchiamo di essere altro rispetto al pensiero imperante. 
Chiediti invece tu, quale reale impegno ci metti nel voler cambiare lo status quo che denunci con dovizia di particolari?
Perché invece di restare senza tessera, portalettere orgoglioso, non scendi in campo con noi per cambiarci e cambiare?
E perché invece di colpevolizzare e offendere  tutti alla stessa maniera, colpevoli tutti colpevoli nessuno, non rifletti se forse i postali meritino per davvero i sindacati che li rappresentano così come gli italiani meritino per davvero i politici che hanno portato l'Italia nelle condizioni fatiscenti in cui si trova?
In questo momento così difficile, con franchezza ti dico,  ne abbiamo sin troppo di analisti massimalisti fini a se stessi, occorrerebbero invece tanti uomini di azione e di lotta che con l'intelligenza e la volontà si offrino con generosità per cambiare prima le anime e le coscienze e poi la nostra azienda.
Se vuoi noi ci siamo e ti aspettiamo.

La Failp di Palermo

1 commento:

  1. Salve
    vi ringrazio della vostra risposta.
    Io volevo farvi capire come non riuscite ad essere efficaci (nella percentuale che vi compete) in quanto
    non riuscite neanche voi a fare IL SINDACATO DEI LAVORATORI.
    Cosa vuol dire? Ma per me significa discutere delle problematiche che possiamo noi portalettere/impiegati portare in consiglio di amministrazione Poste tramite voi. Significa essere partècipi ad eventuali problematiche sul territorio.
    Significa non "terrorizzare" i lavoratori dicendo: "o questi accordi( quelli fatti con l'azienda) o si va a Casa". Avere dignità su che cosa ci si accorda. Di cosa volete discutere voi? Io non mi tessero da quando sono entrato in poste perchè non attivate queste problematiche con noi.
    Mi dite che senso ha oggi con l'alibi (o scusa) del traffico al ribasso (negli ultimi 2 anni non è proprio cosi)l'Ennesimo taglio chirurgico delle zone che porta sulle spalle altro carico sui portalettere viste le nuove implementazioni? Cosi facendo si sono scaricati su di noi le incapacità aziendali ad affrontare il mercato (per questo dico di dirigenti con le pezze al culo INCAPACI). La strada banale di ridurre i costi della produzione con sacrifici umani è quella che da tempo è percorsa, nel recapito come nella sportelleria, dal management societario, tenendo le distanze politico-culturali da un progetto-programma di miglioramento del servizio quale strategia di risposta ad una concorrenzialità avanzata , anche sotto il profilo tecnologico. Tutto questo colpa anche vostra, ecco perchè una persona intelligente e responsabile non può e non deve tesserarsi a queste condizioni.La cosa che non sopporto e che ci chiamate alle assemblee e ci dite ciò che sta accadendo e che poi grazie a voi avete raggiunto accordi per non licenziare nessuno, per continuare a lavorare bla bla ecc.Poi tagliano le zone facendo si che nascano nuove figure,bene, ma li sta un altro problema nascono senza meritocrazia in quanto a "ognuno" il suo cioè quelle figure sono coperte da chi fa il lecchino. Vi rendete conto che siete ridicoli? Gli unici ad essere un po coerenti sono i Cobas-Poste che un pò ammiro fanno degli scioperi sacrosanti ( dove aderisco), vedete io non sono ne di destra e nemmeno di sinistra ma le cose giuste vanno affrontate diversamente. Voi fate traspirare invece oggi che: "la penso come la CISL, domani magari no, poi di nuovo si"...insomma quando la vostra fetta di interessi è realizzata firmate tutto altrimenti nulla, questo è il vostro problema. Per questo non siete diversi se foste stati coerenti vi alzavate nell'ultimo incontro sul taglio delle zone punto e basta. I manager li tranquilli a fare ciò che vogliono del recapito senza nessuna visone del mondo del lavoro. A proposito mi dite cosa ci fa un Manager che era nella Fiat e ora a capo del recapito nazionale?.....cosa ne può capire costui di recapito?......come si fa a non dire nulla di questo? Sindacati svegliatevi e tornate dalla parte dei lavoratori perchè da troppi decenni vi accordate alle nostre spalle. Riflette Signori Riflettete quale sarà la prossima mossa sul recapito?


    Saluti
    by Frank

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