domenica 16 ottobre 2011

Ma che scoperta !!! Il lavoro innanzitutto.

Nei vari siti Web delle sigle sindacali che in questi giorni stanno conducendo una loro inopinata battaglia contro la nostra intesa sul Premio di Risultato leggiamo le sensazionali scoperte che qui di seguito vi proponiamo:

In 14 anni il numero dei dipendenti è diminuito di 33.134 unità (-18,01%).


Il numero dei dirigenti è aumentato del +83,87%.Il costo medio per dipendente è aumentato del +51,89%. L’aumento del costo medio per dirigente del +287,10%.Rimarchevole risulta l’onere sostenuto nell’esercizio 2007 per emolumenti fissi e variabili corrisposti ai dirigenti di vertice della Società. Detto onere è pari a 8,4 milioni di euro e si riferisce a 18 manager di prima linea che ricoprono la responsabilità di altrettante funzioni aziendali.La spesa media annua per questa figura di dirigente si quantifica in  468.500 euro pro-capite con importi che vanno da 318.000 euro fino ad un massimo di 731.000 euro.

Ma volete veramente prenderci per i fondelli ??? !!!
Lo scoprite solo ora, dopo 13 anni, che i lavoratori hanno stipendi di basso livello mentre i dirigenti, che voi avete messo in quei posti, continuano a riempirsi le tasche di migliaia e centinaia di migliaia di € grazie allo sfruttamento del nostro lavoro?
Voi che, a suo tempo, ci avete fatto scioperare per accelerare la privatizzazione con la promessa che i vantaggi economici sarebbero stati enormi rispetto al pubblico?
Voi che ci avete, sempre dall'alto dei vostri "numeri" preponderanti, praticamente costretti ad accettare un rinnovo contrattuale di modesto profilo che non ha tenuto in alcun conto dei grandi risultati raggiunti dai lavoratori?
Ora scoprite la demagogia dei numeri reali.
Ma smettiamola di prenderci in giro, smettiamo di pensare ad un Sindacato che gestisca le aziende e ricominciamo sul serio a fare Sindacato, rispettando le intelligenze dei lavoratori che non sono stupidi e che hanno capito perfettamente il gioco poco pulito di questi giorni.
Risiediamoci tutti intorno al tavolo e discutiamo, risolvendo i problemi della gente che rappresentiamo e che si aspetta soluzioni piuttosto che polemiche inutili e pretestuose.
Risolviamo velocemente questo problema del PdR e cerchiamo, piuttosto, di fare quadrato per difendere il nostro lavoro.
In questi tempi difficili e incerti è meglio preparare le giuste strategie finalizzate a costruire un sereno futuro che a perseverare in confuse battaglie buone solo a creare ulteriore confusione e pericoli.
Il lavoro innanzitutto!

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