Il mancato accordo sul rinnovo del Premio di Risultato e il silenzio assordante di questi giorni, che non vede nessuna dichiarazione ufficiale da parte delle Segreterie Sindacali, lanciano nubi oscure sul consueto pagamento dell'acconto di settembre.
Quasi certamente, se non interverranno fatti nuovi a brevissima scadenza, salterà il pagamento del Premio con conseguenze facilmente immaginabili per i lavoratori di Poste Italiane che si troveranno senza economie, già preventivate e messe in bilancio, in un momento dell'anno particolarmente impegnativo.
In questi giorni le Segreterie Territoriali sono letteralmente assalite da continue richieste di chiarimenti da parte dei lavoratori di fronte all'assenza di notizie su tale argomento.
Ci eravamo lasciati alla fine di luglio con delle dichiarazioni aziendali che non lasciavano presagire nulla di buono ma speravamo in un immediato intervento, alla ripresa dalle ferie estive, anche da parte delle Segreterie Confederali che, seppur alle prese con problemi ancora più complicati, avrebbero potuto e dovuto dare manforte alla nostra categoria già così fortemente penalizzata dalle decurtazioni, ribadiamo inqualificabili, del saldo del 2010.
Invece tutto tace, tutto fa il gioco di un azienda che si fa gioco, e non è un gioco di parole, dei propri lavoratori, di coloro ai quali deve l'esclusivo merito di un altro anno di grossi utili e di "grasse" soddisfazioni per un management assolutamente irriconoscente.
La Failp di Palermo non ci sta e reclama a gran voce i diritti dei lavoratori di Poste Italiane ad avere per se e per le proprie famiglie parte di questi utili, ricordando a tutti che, senza il consenso e senza le necessarie motivazioni, il futuro per la nostra azienda potrebbe registrare un inversione di tendenza pericolosa e preoccupante che deve assolutamente essere evitata.
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