giovedì 2 dicembre 2010

Questione Premi: SI RINNOVANO LE DISCRIMINAZIONI, "VERGOGNA" !!!!













Segreteria Provinciale Palermo

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D.C.R.U.O.                                      Dott. Claudio Picucci
Resp. Centrale R.I.                           Dott. Paolo Faieta
Direttore Centrale Mercato Privati    Ing. Pasquale Marchese
R.A.T. Sicilia                                    Dott.ssa Angela Martino
R.R.U. Sicilia                                   Dott. Rosario Fazio
Direttore Filiale PA 1                       Ing. Antonio Sferlazzo
Direttore Filiale Pa 2                        Dr. Riccardo D’Amico
Segreteria Nazionale                        FAILP Cisal
Segreteria Regionale                        FAILP Cisal

Oggetto: PREMI 2010 Mercato Privati

Eticamente la meritocrazia dovrebbe rappresentare quel sistema di regole e valori condivisi in base ai quali valutare riconoscimenti e compensi basati sull’esclusivo “merito individuale”. Con tale sistema si dovrebbero valorizzare le “persone” per la loro intelligenza, professionalità, impegno nell’affrontare i compiti affidati, ma anche in base al loro senso di responsabilità.

In questa Azienda, invece, il valore della meritocrazia viene quotidianamente mortificato, svilito, frantumato.

Puoi essere “talent” nel lavoro nel tuo incarico aziendale ma spesso è più importante chi conosci piuttosto che chi sei e cosa sai fare, al punto che molte persone che conoscono o si conoscono fanno da “tappo” a talenti validi presenti.

Non ci meraviglia più nulla, né le carriere iperveloci per alcuni e lunghe e tortuose per altri. né chi si pregia di poter vantare, nell’arco di un quadriennio, una promozione e “TRE” "Ad Personam" (un genio!), né di giovani rampanti, ancora in regime di apprendistato, beneficiarie di Ad Personam, né di chi “arriva” ad incarichi “per grazia ricevuta”, senza possedere lo skill professionale tanto decantato dall’azienda. E poi l’età: elemento discriminante solo per alcuni.

Le policy aziendali ( conosciute solo a pochi ) sono un effimero “optional” e si persevera in maniera spregiudicata ad elargire “premi” in clandestinità, alimentando dubbi e sospetti dal sapore clientelare.

Ci chiediamo: se i “premi” sono elargiti legittimamente ai “migliori” perché non si rendono visibili e pubblici i nomi dei beneficiari, il tipo di benefit e il relativo importo?

Ciò potrebbe rappresentare uno stimolo motivazionale per i “meno” bravi e nel contempo segnale di trasparenza!

Questa Azienda, in questa tribolata Regione, non è in grado di garantire un percorso di pari opportunità perché della meritocrazia ha un concetto solo di facciata e per nulla etico.

E, che dire delle pressioni nei confronti dei Dup e degli specialisti che, con la promessa di una illusoria premialità, quasi ricattati, hanno profuso enormi sacrifici per favorire il raggiungimento degli obiettivi aziendali.

Come si giustificheranno oggi i dirigenti aziendali nei confronti di queste persone che si sono spese senza risparmio e che oggi si vedono escluse da ogni e qualsiasi tipo di premialità?

Un agire del genere è pericoloso perché ingenera false aspettative e forti demotivazioni nel personale.

Perdurando questo stato di spregiudicata discrezionalità aziendale e in assenza di una adeguata mappa che indichi criteri, regole, parametri di valutazione e percorsi condivisi , in base ai quali determinare riconoscimenti e compensi basati sul merito individuale della persona, non restano che due strade: o adattarsi a quelle stesse dinamiche che, a parole, tutti condanniamo ma che, nella realtà, costituiscono pratica comune, oppure tenere salda la propria scala dei valori, liberi di andare a testa alta.

E’ una magra consolazione ma un segnale di dignità e di libertà!

Questa O.S. continuerà a lottare per il rispetto dei principi di trasparenza ed equità, consapevole che solo ispirandosi al concetto puro di meritocrazia si possa costruire una policy, condivisa con le parti sociali, che elimini dubbi di discriminazione e di clientelismo.

Siamo convinti che su questa materia, ancora una volta, ci scontreremo con il consueto silenzio aziendale, ma rassicuriamo i lavoratori che è stato dato incarico ad un noto Studio Legale per la verifica dei presupposti per un idonea azione giudiziaria.

Palermo, 30/11/2010

Il Segretario Provinciale
(Augusto Sardella)

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